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- Davide Paulicelli
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Un’aula di tribunale, un processo, un confronto fra due uomini rappresentanti di istituzioni contrapposte che ha segnato indelebilmente la storia della società e della politica italiana.
Palin incontra anche Gramsci. Con lui Palin scopre che per indagare nel vasto mare della storia bisogna partire dalle singole increspature delle onde, intendere ogni evento nella sua specificità sociale.
Quest’area tratta quindi di Sociopolitica, dallo studio delle disuguaglianze ai nuovi confini della contemporaneità, cercando di offrire uno sguardo molteplice e aperto su ogni aspetto che costituisce il mondo come lo conosciamo oggi.
Sono pessimista con l'intelligenza, ma ottimista per la volontà.
Antonio Gramsci
Un’aula di tribunale, un processo, un confronto fra due uomini rappresentanti di istituzioni contrapposte che ha segnato indelebilmente la storia della società e della politica italiana.
La storia non va data per scontata, eppure nel XXI secolo l’umanità non ha imparato nulla: movimenti xenofobi e guerre imperversano nel mondo. In Italia vige ancora il mito degli ‘Italiani brava gente’, ma non ha ancora fatto i conti col suo passato coloniale.
Hegel affermava nella sua dialettica signore-servo (Herrschaft und Knechtschaft), ripresa successivamente da Marx, che per avere una lotta di classe servono due classi sociali in contrapposizione tra di loro. Ma se la nostra controparte oggi-giorno è il mercato, contro cosa combattiamo?
Le città in cui viviamo ci parlano e ci raccontano di una società quanto mai divisa e polarizzata. Le fratture sociali che ne derivano si materializzano nelle staccionate, autostrade e muri che separano i quartieri benestanti da quelli popolari. Ma sarà davvero sufficiente rimuovere questi confini per risolvere il problema?
Se c’è qualcosa che veramente lega le società umane, un elemento comune intrinseco nel DNA di ogni società è forse il limitare i soggetti che le vivono, nel bene e nel male.