
Nel caldo mese di luglio il viaggio di Palin ha trovato un po’ di refrigerio in una realtà freschissima: Sto Gran Tour! Forse vi sarà capitato di guardare il programma TV Kilimangiaro (in onda ogni domenica su Rai3): ecco, oggi Palin ha incontrato Erica, reporter della rubrica “Viaggi al Rallentatore”, nonché co-founder e marketing strategist del progetto Sto Gran Tour.
Insieme ad altre diciassette persone fa parte di una squadra efficiente, variegata e stravagante, che non poteva che chiamarsi Sto Gran Team!
Sta Gran Intervista è a cura di Martina Cofano.
- Ciao, Erica. Sono stata fortunata ad essere entrata in contatto, tra l’altro per caso, con il vostro progetto. Ci spieghi cosa fate voi di Sto Gran Tour?
Sto Gran Tour è una Travel Boom Factory, un tour operator esplosivo che crea avventure in giro per il mondo da proporre a ragazzi e ragazze dai 20 ai 45 anni circa, sotto forma di viaggi di gruppo!
Tutte le destinazioni e gli itinerari che proponiamo sono pensati per far vivere delle vere e proprie esperienze di vita con un mood semplice, fresco, irriverente e all’avventura. I gruppi sono formati dalle 6 alle 18 persone: il numero perfetto per fare in modo che il viaggio non risulti troppo dispersivo, lento negli spostamenti o invasivo, specialmente quando si entra in contatto con la popolazione locale!
Il modo in cui intendete il viaggio è quindi totalmente rivoluzionario! Siamo abituati a pensarlo come qualcosa di individuale, con persone conosciute. Invece un viaggio può essere altro…

Partire con sconosciuti può far strano a primo impatto… ma è incredibile come nel gruppo si crei subito un legame! Tra i partecipanti nasce una sintonia, e si diventa una squadra con un obiettivo comune da raggiungere: vivere un viaggio pazzesco!
- Ma veniamo a qualche informazione pratica. Quali sono i requisiti per prendere parte ad un vostro viaggio? C’è qualche limitazione nell’ammissione o qualche richiesta peculiare?
Ci sono ben tre requisiti per poter partire con Sto Gran Tour: il primo, è la voglia di conoscere il mondo in modo autentico! Di solito ci scelgono ragazzi e ragazze che danno importanza all’esperienza di viaggio pura, organizzata al dettaglio, ma senza troppi fronzoli. Il secondo, è quello di voler vivere esperienze di vita uniche.
«Di certo partire per un villaggio vacanze è molto più rilassante e ordinato, ma ecco… resta un villaggio vacanze! Meglio girare lo Sri Lanka in tuk tuk, attraversare la Namibia con una carovana di jeep 4×4 tendate, salpare in veliero per la Groenlandia, dormire con i berberi nel deserto del Sahara. Sono tutte esperienze di vita uniche, che si ricorderanno per sempre!» , dice Erica!

Il terzo ed ultimo requisito per partecipare è quindi il mood! Se una persona ritiene che la vita all’aria aperta sia la propria linfa vitale ed è disposta a condividere un’esperienza di viaggio con altri viaggiatori, rispettare le loro opinioni e trarre ispirazione dalla loro presenza; o ancora ha una mentalità aperta e voglia di mettersi in gioco apprendendo nuove skills… beh, in questo caso siamo fatti gli uni per gli altri!
- Sai cosa? Mi ha colpita molto l’aspetto “ludico” della vostra organizzazione dei viaggi. C’è una figura simpatica, anche carismatica: il “Caposquadra”. La sua presenza all’interno del gruppo ha l’obiettivo di dare a tutta l’esperienza un impianto particolare, magari meno “scintillante” e più “naturale, esperienziale”?
La figura del Caposquadra per noi è fondamentale! Il nostro Team è formato da ragazzi competenti che come noi credono in una modalità di viaggio diversa, autentica, impegnativa e gratificante. Di solito non lavoriamo con blogger patinati che fanno del viaggio apparenza e filtri con tanto protagonismo personale. Per carità, i social sono un bellissimo strumento di condivisione! Anche noi li usiamo e… saremmo pazzi a non farlo! Ma per noi è importante che il caposquadra sia una figura di supporto, e non il protagonista del viaggio: sono i nostri viaggiatori ad essere al centro dell’esperienza!
Non collaboriamo con coordinatori presi dal mucchio che vogliono farsi un viaggetto, magari senza spendere un centesimo in cambio dell’accompagnamento del gruppo: tutti i Capisquadra di Sto Gran Tour sono esperti e appassionati: guide certificate, accompagnatori turistici con patentini, che continuano ad investire il loro tempo in formazione e aggiornamento tecnico!
In alcuni viaggi poi, per arricchire l’esperienza e dare un valore aggiunto, prevediamo delle guide locali.

- “Il mondo è un posto carino (…), ma manca il montaggio”, scrivete a un certo punto nella vostra pagina. Cosa vuol dire? Cosa fate per lasciare che questi viaggi rimangano indelebili?
Non vendiamo pacchetti di viaggio preconfezionati, non vendiamo tour standard e impersonali. Quello che facciamo è creare, e poi sì, mettere in vendita, esperienze di vita sotto forma di viaggi. È quindi importante che ogni esperienza sia organizzata in modo personale e “montata” ad arte, con un crescendo emotivo. Ogni itinerario, proprio come in un film, ha un sali-scendi emotivo costante e una climax finale che si raggiunge con l’ultima tappa! Ed ecco che un partecipante potrà vivere tante emozioni diverse: adrenalina, felicità, timore, curiosità, stupore… Il mondo è bellissimo, e tutti lo conosciamo! Ma pensiamo che la differenza vera stia nella capacità di emozionarsi e far emozionare.
- Vorrei fare una domanda un po’ più personale: immagino che in queste esperienze ci siano momenti di spasso e condivisione, ma anche momenti toccanti e situazioni emozionali. Raccontacene una, o vissuta direttamente o diventata “famosa” per la sua particolarità.
Potrei raccontartene all’infinito! Sono davvero tanti i ricordi e le emozioni provate in viaggio. Io posso sicuramente scegliere uno dei momenti più belli di un viaggio fatto in Borneo, alla ricerca degli oranghi! Mi sono ritrovata faccia a faccia nella foresta del Borneo con un orango. Questo è sceso da un albero, incuriosito dalla fascia colorata per capelli che stavo indossando. Si è fermato davanti a me, e ha iniziato a fissarmi i capelli. Per rompere il ghiaccio, ho preso della banana essiccata che avevo in tasca e gliel’ho offerta. Banana naturale, si intende… comprata in una bancarella prima di iniziare la camminata nella foresta. Lui si è avvicinato, mi ha preso la mano con delicatezza, ha mangiato la banana pezzo dopo pezzo, e mi ha poi ripulita educatamente dalle briciole rimaste! Potrei poi giurare di averlo visto sorridere per ringraziarmi: un momento che non dimenticherò mai!

I ragazzi di Sto Gran Tour le chiamano “Storie Sbucciate”, come le ginocchia dopo una caduta al parco, ma anche come una banana che rivela il suo frutto: sono storie che fanno sorridere, ma anche sognare. E siccome in viaggio ce ne sono tante, ecco che è nato anche il primo tour racconti di viaggio, tutti made in Sto Gran Tour!
Potremmo scrivere all’infinito di questo gruppo di ragazzi. Erica però ci ha offerto un racconto dettagliato di quello che Sto Gran Tour cerca e fa! Palin è un pesce abituato a viaggiare, a incontrare nuove realtà; è però accaduto per la prima volta che durante un viaggio gli sia venuta ancora più voglia di andare!
Scoprire di più sul progetto – come funziona, quali saranno le prossime mete (alcune delle quali ancora disponibili!) – è molto semplice, grazie a un coloratissimo Gran Sito! Ma per chi non può fare piani, Sto Gran Tour ha pensato a una soluzione sbarazzina: un diario di viaggio in onda sulle piattaforme streaming come Amazon Video e in diretta TV sulle Reti Nazionali.