a cura di Giorgio Giardino

L’obiettivo finale non è mai stato nascosto, ma anzi è stato dichiarato in maniera esplicita in diverse occasioni. La seconda invasione dell’Ucraina, iniziata ormai poco più di un anno fa, non è “solo” un attacco ad una nazione fino ad allora libera e impegnata a decidere il proprio futuro in maniera indipendente, ma vuole essere anche un primo passo verso un nuovo ordine mondiale.
Un nuovo sistema, in cui la guerra e la logica di potenza prevalgono sulle norme e sui principi che a partire dal secondo dopoguerra hanno costituito l’impalcatura dell’ordine liberale internazionale. Putin non vuole solo occupare e riportare Kiev nella sua “sfera di influenza”, espressione propria di un’epoca ormai finita, ma vuole cambiare in maniera sostanziale le regole del gioco. È questo forse il vero obiettivo della guerra neoimperialista russa, ovvero cambiare ciò che fino ad adesso non avrebbe permesso alla Russia di riprendere il proprio ruolo nello scenario internazionale.
Il nuovo-vecchio mondo immaginato dal despota è quello in cui si riaffermano nuovamente le logiche di potenza, il principio per cui il più forte è destinato a prevalere sul più debole. Un ordine in cui l’Ucraina esiste in funzione della sicurezza russa ed in cui, proprio per questo motivo, non può esserle concesso di scegliere liberamente la propria politica internazionale ed il proprio avvicinamento al mondo occidentale.
Un ritorno al passato, agli stati satelliti ed alla teoria della sovranità limitata di Breznev. In questa visione del mondo è infatti chiaro che la volontà dei singoli popoli, quel principio di autodeterminazione sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, non ha alcun valore. E ne assumono ancora meno tutti quei principi di stampo democratico che stanno alla base dell’ordine liberale internazionale, come l’idea che anche i rapporti fra Stati possano essere regolati dal diritto e non solo da logiche di potenza.
Il leader del Cremlino non ha mai nascosto il rifiuto verso le norme internazionale ed in generale verso l’ordine internazionale per come esso è strutturato oggi. Ed infatti la seconda invasione ucraina rappresenta solo il culmine di ragionamenti iniziati anni fa.

È famoso il discorso alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel 2007, in cui Putin ha affermato di essere “convinto di aver raggiunto il momento decisivo nel quale dobbiamo ripensare seriamente all’architettura della sicurezza globale”, accusando di ipocrisia l’Occidente, ed in particolare gli Stati Uniti, e criticando aspramente il sistema unipolare nato dalle ceneri dell’Unione Sovietica. Questi stessi temi sono stati ripresi anche nel discorso del 24 febbraio dello scorso anno ed il messaggio finale sembra essere quello per cui in fondo la Russia non starebbe facendo nulla di diverso da quanto le potenze occidentali hanno fatto in passato.
Dinanzi a questa accusa è difficile replicare. È innegabile che l’Occidente abbia sulle spalle il peso di grandi violazioni del diritto internazionale, basti pensare all’invasione dell’Iraq del 2003 anticipata dalla costruzione di prove inesistenti a sostegno di quella decisione. Fu un errore gravissimo che minò le basi del sistema, anche perché perpetrato da quello che invece doveva essere il principale garante delle norme, cioè gli Stati Uniti.
Non è questa la sede per parlare di come negli anni successivi alla fine della Guerra Fredda si sprecò un enorme capitale politico che avrebbe potuto essere utilizzato in altri modi. È invece necessario sottolineare che quegli errori non sminuiscono in alcun modo la gravità degli eventi a cui si sta assistendo oggi e non possono rappresentarne una giustificazione.
Il mondo è destinato a mutare, come già stava avvenendo prima dell’invasione russa, e in Ucraina non c’è solo in gioco il futuro di un Paese, ma anche quello dei futuri equilibri e delle regole alla base dell’ordine internazionale.
Fonti:
V. E. Parsi, Il posto della guerra e il costo della libertà, Saggi Bompiani, 2022
A. Stent, Vladimir Putin’s Post-West Disorder, Institut Montagne, 1 settembre 2022, https://www.institutmontaigne.org/en/analysis/vladimir-putins-post-west-disorder
I. Brunk, M. Hakimi, Russia, Ukraine, and the Future World Order, Cambridge University Press, 27 ottobre 2022, https://www.cambridge.org/core/journals/american-journal-of-international-law/article/russia-ukraine-and-the-future-world-order/A7F4BFEF6CE7296F4C1AA1A4C9C3C105 C. Campbell, How Russia’s Invasion of Ukraine Could Change the Global Order Forever, Time, 24 febbraio 2022, https://time.com/6150874/world-order-russia-ukraine/
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